News

«SODDISFAZIONE PER LE MODIFICHE AL MODELLO 730 PREVISTE DAL DECRETO FISCALE»

Roma, 2 dicembre 2019 – La Consulta nazionale dei CAF esprime soddisfazione per le modifiche al sistema delle dichiarazioni dei redditi modello 730 previste nel Decreto Fiscale.

L’allargamento, a partire dall’anno prossimo, delle tipologie dei possibili contribuenti che potranno finalmente utilizzare la dichiarazione modello 730, anziché il modello Redditi Persone Fisiche (ex UNICO), con il vantaggio di rimborsi più rapidi, è un fatto molto rilevante.

A questo si aggiunge – dal 2021 – un cambiamento importante nelle tempistiche delle dichiarazioni dei redditi. L’estensione del periodo utile per la dichiarazione dei redditi permetterà ai soggetti coinvolti di poter agire, in questa delicata fase dell’anno, con una maggiore tranquillità che porterà anche ad elevare gli standard delle dichiarazioni:

  • i sostituti d’imposta coinvolti nella comunicazione dei dati per la precompilata avranno qualche settimana in più per predisporre con maggior qualità la stessa;
  • i cittadini potranno accedere alla compilazione e trasmissione del 730 con un periodo a disposizione più ampio e probabilmente non dovendo più affrontare file chilometriche nei giorni caldi della dichiarazione dei redditi.

A tutto ciò, corrisponderà una calendarizzazione negli invii all’Agenzia delle entrate e nei rimborsi IRPEF che potranno, secondo la scelta dei contribuenti, essere addirittura anticipati, poiché le operazioni di conguaglio, oggi concentrate nei mesi di luglio e agosto, potranno essere distribuite nei mesi da giugno a ottobre.

Anche la fornitura di questi ulteriori servizi, da parte dei CAF, rende tuttavia ancor più necessario il recupero delle risorse economiche per il modello 730 oggi mancanti a causa del taglio già avvenuto dei compensi del MEF varati con la legge di stabilità 2016, che prevedeva – con l’introduzione del 730 precompilato – un drastico abbassamento dei modelli elaborati dai CAF.

Ad oggi tuttavia, tale riduzione dell’attività dei CAF non vi è stata, anzi, la stessa è prevista in crescita ma il tetto nel frattempo si è abbassato di 100 milioni annui. Le quantità trasmesse sono tali che l’attuale tetto di spesa consente che, su 10 modelli 730 trasmessi, ne vengano riconosciuti economicamente dal MEF solo 6!