Assemblea dei Soci

I Centri di Assistenza Fiscale aderenti alla Consulta Nazionale si impegnano a garantire un servizio professionale con l’utenza, sia per quanto concerne la conoscenza dell’aspetto tecnico-normativo della materia, che per la qualità della relazione con i cittadini. Si occupano di informare i contribuenti riguardo alle sanzioni previste in caso di dichiarazioni ed autocertificazioni mendaci, di osservare il principio di riservatezza dei dati sensibili previsto per legge e di esercitare una funzione di controllo sulla conformità delle dichiarazioni fiscali dei contribuenti, assumendosi anche la responsabilità di errori materiali, eventualmente commessi.

I Centri di Assistenza Fiscale associati alla Consulta tutelano infine i contribuenti in caso di contestazioni inerenti alle prestazioni prestate intraprendendo tutte le azioni possibili e necessarie verso le amministrazioni competenti (Agenzia delle Entrate / INPS / Equitalia), fornendo loro il ricorso all’assicurazione in caso di sanzioni irrogate dall’Agenzia delle Entrate, in seguito ad errore compiuto nell’apposizione del visto di conformità.

Nel rapporto con le Istituzioni, la Consulta Nazionale dei Caf si impegna ad adempiere alle proprie funzioni nel rispetto della normativa fiscale nazionale, regionale locale e degli obblighi contrattuali derivanti dalle convenzioni, di erogare il servizio di assistenza fiscale attraverso opportuna raccolta documenti e di riconsegnare le dichiarazioni elaborate, presso sedi idonee e comunicate all’albo CAF. Vengono rispettate le procedure operative e gli standard di prodotto concordati con gli enti committenti, ed avanzare proposte volte alla semplificazione delle procedure, a beneficio degli utenti, degli enti committenti e degli stessi CAF.

Il rapporto con i contribuenti e con le Istituzioni viene qualificato anche dai processi di certificazione della qualità delle società dei CAF che compongono la Consulta.

In generale, nei rapporti con gli altri CAF concorrenti e/o di professionisti del settore, si vuole rispettare il principio della competizione di mercato, funzionale al miglioramento del rapporto fra qualità e prezzo del servizio, evitando atti di concorrenza sleale.

È richiesto in particolare agli associati di non porre in essere atti idonei a danneggiare le attività di altri CAF aderenti alla Consulta, o di denigrazione nei loro confronti o appropriazione di loro meriti; di evitare pubblicità comparativa o sottrazione scorretta di personale fra i CAF soci.